Il dizionario contiene termini:
- non italiani perché derivati da altre lingue oppure tipicamente onomatopeici.
Es. (per brevità si riportano solo esemplificazioni di matrice latina,
che, come cennato, è la base del siciliano):
ammuttàri. Spingere, in tutti i sensi. Lat. motare,
muovere > ad-motare, spingere.
arriddùciri. Definire, portare a compimento, risolvere.
Lat. ad-re-dùcere.
arriminàri-riminàri. Mescolare, rimescolare, smuovere.
Lat. ad-re-minare.
abbaffàrisi. Sdraiarsi pesantemente, stravaccarsi.
voce onomat., dal rumore prodotto da un corpo che si abbatte pesantemente
su una superficie piana.
scrafazzàri. Stritolare, esercitare una violenta pressione
fino a sbriciolare o ridurre qualcosa in poltiglia o in rottame. Voce
onomatopeica che descrive, in seno alla stessa morfologia, la propria
origine….
- inesistenti in italiano, anche se derivati da un sostantivo o da
un verbo in comune, con un senso, materiale o figurato-allegorico-metaforico
o esteso, non esistente in italiano. Es.:
allampàri. Rinsecchire; fig.-alleg., morire di colpo;
lampiàri, lampeggiare; fig., menare le mani all'improvviso, velocemente.
Der. da lampo.
attimpàri. Abbandonare, piantare in asso. Der. da tempo.
attintàri. Ascoltare, stare attenti a cosa si sta dicendo;
Trasf. in vrb. di "attento".
- che in in siciliano si formano con un pref. e/o suff., mentre in
italiano si sono formati con un pref. e/o suff. diverso. Es.:
ammussàrisi. (ad- > am-). Immusonirsi (in-). Der. da
mùssu, muso.
annirvàri. (an-). Innervosire (in-). Der. da nervo.
arrivulàri. (ad- + re-). Svolazzare (s-) Der. da volare.
- inesistenti in italiano; originati rispettivamente, in siciliano
ed in italiano, da due termini diversi. Es.
aggrancicàrisi. (granciu > granchio). Arrampicarsi.
(rampa)
annurvàri-annurbàri. (òrbu-òrvu > orbo) Accecare. (cieco).
pappariàrisi. (pappa). Imbrodarsi (brodo).
- uguali o simili ad un sostantivo
od a un verbo italiano, che hanno un significato, del tutto o in parte,
diverso rispetto al-ai termine-i da cui derivano. Es.
affruntàri-si: it. affrontarsi, sic. essere timidi,
provare vergogna.
ammàttiri: it. ammattire, sic. capitare, avvenire a
caso.
sciamàri. It. sciamare, sic. pettegolare, criticare,
biasimare.
- derivati dall'italiano con il medesimo sign. ma foneticamente poco
comprensibili. Es. mmracàri, imbragare; mmrattàri,
imbrattare; mmrògghiu-mmrugghiàri, imbroglio, imbrogliare;
'mmitàri. 1. Avvitare. 2. Invitare.
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L'evoluzione del dialetto, il percorso di formazione del linguaggio,
verosimilmente inconsapevole, mostrano come il siciliano, pur attingendo
alla stessa radice dell'italiano od all'italiano stesso, abbia seguito
una propria parallela ma autonoma morfologia, con significati generalmente
affini ma talvolta anche del tutto diversi.
Da rimarcare come, inoltre, dalla genesi di taluni termini, traspare
l'atavica ironia, l'arguzia, la fervida fantasia, che improntano il
carattere del popolo siciliano, trasfondendosi anche nel linguaggio.
Es.:
asciunèddru. Storno, stornello. Uccello della famiglia
degli sturnidi. Der. da "ascia" per il becco piatto, diritto,
largo alla base e molto aguzzo in punta.
arrinazàtu. Superbo, persona che si è fatta una posizione
e assume atteggiamenti di superiorità. Traducibile "più che rialzato",
con il senso di "elevatosi eccessivamente...". Composto dal doppio prefisso
ad > ar (intensivo) + re > ri (reiterativo) +
azàtu (participio passato
di azàri, alzare, che però si dice isàri).
attimpàri. Abbandonare, piantare in asso, venir meno
ad un appuntamento; con il senso insito di "lasciare in balìa del tempo".
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